Serenate op.77a e op. 141a per violino, violino e flauto viola
Max Reger

"Capisco perfettamente cosa manca alla nostra musica oggi: un Mozart!" Con i suoi trii composti in uno stile volutamente classico, Reger sperava di fornire la prova del contrario a questi "ignoranti" che lo biasimavano per la sua "mancanza di anima" e la sua "complessità". Sceglie una formazione strumentale molto particolare per la sua Sérénades op. 77a e 141a: lascia da parte i registri bassi: i toni chiari del flauto, del violino e della viola disegnano figure sonore giocose, piacevoli melodie all'orecchio. Eppure lo stile di Reger rimane alla base ovunque. Queste due serenate, che non sono troppo impegnative a livello tecnico, possono non solo apparire nel programma di un concerto, ma costituire anche un gradito intrattenimento durante un incontro improvvisato di musica da camera.